Una mattinata da tregenda ci ha accolto nel prato parcheggio di Pappiana: da farsi coraggio a vicenda, ma non serviva. L'incoscenza di noi podisti ha avuto ragione di quei minuscoli rimasugli di scrupoli interni. Poi, con la salita, il tempo è migliorato, non ha piovuto, ha tirato sempre vento, ma per molto tempo eravamo coperti dal monte. Certamente cosa aspettarci a "Quattro Venti"? Non sono andato sulla Penna come invece ha fatto il nostro inviato Mario, forse spinto anche dal dovere di cronaca. Ho fatto il furbo, io, stamani: sono rientrato sul percorso della 25 subito dopo il Muraglion de la Penna e mi sono goduto il tracciato più lungo, fra foglie secche di quercia, su sentieri percorribili e corribili, fra ristori gentili e discese impavide. Poi la strada asfaltata ci ha riportato al Ristoro del Magli, a Molina di Quosa, all'arrivo.
Nicoletta e la Perottina, mamme volanti, partono con quella grinta che hanno in dote dalla nascita
mentre il vento arruffa i capelli e il Kway non sai se ti fa bene o se ti frena
il lungofiume del Serchio, fra ventate e sapore di acqua
ma qualcuno è arrivato in vetta al Muraglion de la Penna dove quel signore dala maglia rossa distribuiva un Mandarino "celeste"
e Mario si poneva curvo sotto la croce: chi non sa di dover portare una croce in questo mondo?
un commento a parte per questi due signori che chiamerò "freghini" per la loro vicinanza al Rist. Freghino. Mi hanno convinto a girare a destra, ad allungare dal ristoro, dai "Quattro Venti" e in definitiva mi hanno fatto veramente divertire. Grazie
un bel fotomontaggio di Mario dove l'operario sulla scala in maglietta fa da primo piano ad una turba di podisti intabarrati.
Ai ristori quando intervengono i Macellai siamo sicuri che le regole vengono rispettate!!!
Altro fotomontaggio di Mario con questo signore della "City" (scusategli l'ombrello a righe) osserva curioso il correre di alcuni podisti nostrani
il rosso clamore di un ciclamino
e un'occhiata dall'alto.
Grazie Mario per le tue foto.
Andrea
