.voi suonetere le vostre trombe....e noi suoneremo le nostre campane.
Così rispondiamo alla Serenissima ed al suo carnevale. Non ci sono paragoni.
Fausto Martinelli
Il nostro Fausto, dopo la bella edizione della Corsa del Carnevale di San Miniato si è andato a tuffare nel mastodontico Carnevale di Viareggio.
I carri sono qualche cosa di imponente, di grandioso, spettacolari dal punto di vista tecnico e scenografico. Gente che si strippa nei viali a mare, maschere di politici (anche troppe), satira e qualcuno anche bellezza per la bellezza.
Insomma il più bel carnevale italiano. Peccato che le foto hanno risentito della giornata uggiosa, di quella luce soffusa che intenerisce i colori, li annerisce.
Certo il Carnevale di Venezia è diveso: è qualcosa di più intimo, se così mi è permesso di dire. Il rapporto con il Carnevale è del partecipante che si inserisce con la sua verve nell'atmosfera, modificandola, diventanto parte stessa del carnevale. Insomma Fausto, una linguaggia fatta da una bella ragazza ha in se tutto: la bellezza che le ha dato la mamma e il papà, la sfrontatezza del suo carattere, l'ambiguità del gesto, la delicatezza del sorriso successivo, la gioia negli occhi.
Resto comunque impressionato dai lavori viareggini e mi commuovo per le gesta minime di personaggi veneziani.
Andrea