La nostra Loredana ci manda alcune foto da Vorno: sono poche, ho fatto solo la 7 km! Così ci dice. Certo la mattinata uggiosa si è dissolta poi in un timido sole, la temperatura si è stemperata e si stava proprio bene sui percorsi lunghi della marcia. Ci sentivamo veramente riconciliati con la natura, fra strade sempre fangose, ma piante che si sono svegliate, anche se sulla 32 km (eff 27.5) c'erano ancora tracce di neve.
Peccato per Loredana ma vediamoci queste belle foto che ci ha mandato
il ritrovo è molto più numeroso di quello che potrebbe sembrare
subito si parte, lasciandoci dietro la zona industriale e subito lo snello campanile della chiesa di Badia di Cantignano ci appare
e nella successiva salitella, nel bosco, gli odori sono ancora sopiti: si dovrà attendere il levarsi del sole.
il Cristo di Vorno, un cippo che vuol essere Segnavia. E non solo per il cammino terreno.
l'amico ci attende e sembra un soldatino di piombo, statuario, accanto ad un affusto di cannone
la bella facciata policroma della Chiesa, forse un po' troppo mattonellata, con un mosaico che rappresenta una santa, pura come i gigli che porta in mano
l'argine ci attende, con l'insidioso terreno, umido, scivoloso
e giunta quasi al termine Loredana si volge e getta un'occhiata a chi la segue
e davanti, sotto l'argine si incorciano quelli che la precedono
eccoci all'arrivo, soliti capannoni che al massimo possono dirci della operosità di questa gente.
In fretta verso casa, si sta alzando un venticello maligno, ma il sole, finalmente, ci da coraggio.
Grazie Loredana