Scommettere di non bagnarsi, con tutta l'acqua della notte, con il cielo grigio, con gli spruzzi che ci accoglievano uscendo di casa....e invece quel Dio benigno, amico dei podisti, ci ha fatto il regalo.
Partiti con il dubbio ci siamo trovati a meravigliarci e addirittura a guardare squarci di celeste in cielo.
Forse l'acqua della notte ha consigliato gli organizzatori a evitare la parte alta delle Parole d'oro. quegli scalini con il passaggio su tavole del torrentello doveva essere diventato improponibile e allora prendiamo la strada bianca che costeggia le cave della pietra di Guamo e sale incrociando poi il viottolo che viene dalla Gallonzora e che si interseca con il sentiero che porta a Sant'Andrea. Insomma una salita più corta e quindi molto più dura. Io mi sono scoraggiato e ho girato per la 15. Mario imperterrito è salito sulla 20. La 20 sarà 19 in finale mentre la 15 nemmeno 12.
Vediamoci le foto che Mario ci ha mandato
Enzo e Moreno in grande forma
si preparano le fettunte incomparabili di Vorno
e poi via
ecco l'acquedotto
il tempietto
ed ecco la salita da affrontare con il sorriso
Prato a Sillori
autoritratti
veramente una bella documentazione di una marcia. dura, ma spettacolare.
Grazie Mario
Andrea Bartalesi