SABATO 16 TUTTI A MONTECARLO
SABATO A MONTECARLO
1° AIUTA A VIVERE - CORRI CON PAOLO
Sabato 16 aprile, nel pomeriggio, tutti a Montecarlo. E' il sabato precedente la Domenica delle Palme e ci sarà una marcia podistica organizzata da Umberto Troilo, il nostro dottore. Ovviamente egli ha fatto ricorso a tutte le risorse umane disponibili: ha coinvolto moglie e figli, gli amici, l'Avis, tutti i soci dell'Atletica Porcari.
Si ha un bel dire che è una manifestazione per beneficenza, il podista pretende il massimo dagli organizzatori e dal territorio.
Certo quando un medico s'impegna per certi scopi, già è una garanzia, ma è bene fare due chiacchiere, tanto per chiarirci la cosa.
La nostra vita è puro azzardo. Lo sappiamo. Le carte che abbiamo in mano possono riservare improvvisamente delle sorprese. Se poi le sorprese riguardano i bambini, la cosa diventa tragica, incomprensibile. Come concepire che piccole piante che hanno appena cominciato a crescere, che tuttora hanno bisogno di un sostegno per crescere dritte e salire in alto, improvvisamente si ammalino?
Solitamente esclamiamo "meglio non pensarci". A volte però è impossibile non farlo.
La medicina ha bisogno di spazi, di tempo, di aiuti. Anche di tanta buona volontà, ma questo diamo per scontato che, trattandosi di bambini, sia epidermica, di contatto, non di ragionamento.
Ma i tempi sono lunghi e i bambini non possono essere lasciati soli, non si può lasciare un bambino da solo in ospedale, chi ha un figlio lo sa, ha bisogno di noi, ha necessità del nostro amore, del nostro aiuto, di sentirci vicini. Almeno un genitore deve essere sempre con lui.
Ecco allora alcune famiglie che improvvisamente si sono trovate a vivere esperienze così tristi, si sono riunite in un'associazione, hanno deciso di provvedere alle necessità. A Pisa, Ospedale Santa Chiara, una possibilità per un genitore di rimanere vicino al figlio ammalato, mangiare, dormire, stare sempre con lui. E' stata un'opera di amore, ma richiede sacrifici e soldi. Il volontariato in questi casi è d'obbligo, ma i soldi vanno trovati. E tutti i mezzi sono buoni.
E Umberto è stato sensibilizzato a queste necessità per un suo giovane paziente, Paolo, che purtroppo non ha avuto la fortuna di vincere la guerra contro il male, nell'alternanza di battaglie che davano speranze e delusioni.
Certo con l'iscrizione di una marcia non si va molto lontano, ma questo serve a sensibilizzare la gente, a far conoscere, a informare. Poi, chi vorrà, in opportuna sede, farà quello che può.
Allora sabato 16 tutti a Montecarlo, ognuno a fare la sua parte, chi a organizzare, chi a fare le iscrizioni, chi a preparare i ristori e che siano all'altezza, a trovare i premi, chi invece a correre, a partecipare, a sudare.
Montecarlo con i suoi sentieri, con il sole che scalderà le zolle argillose, con i profumi dei suoi fiori e dei suoi boschi, metterà a disposizione il proprio glamour perché sia una festa. E sarà gioiosa perché è bello aiutare gli altri e il gesto del donare dà un sentimento completo. E se per un momento, correndo, avrete un augurio e un incitamento per chi non può dirvi grazie in quel momento, sappiate che potrete sentirlo, forte, quel "grazie", quando vedrete poi il sorriso innocente di un bambino.
Ricordate: