QUELLO CHE SCRIVE UMBERTO PER CORRI CON PAOLO
Ho pubblicato sulle Cronache quello che mi ha mandato Umberto.
Io così chiacchierone di solito commento, ringrazio, valuto. Non ho avuto il coraggio di fare niente.
Se non lo avete ancora fatto, leggetelo. E' così bello da sembrare una vecchia fiaba, un sogno di un bimbo, il sorriso triste di una mamma con una lacrima che le solca la guancia. E' emozionante come il primo raggio di sole visto da un monte, è diretto come un pugno nello stomaco.
Fa dimenticare e ridimensiona i problemi futili del mondo.
Ultimamente ho sentito personaggi importanti fare l'elenco di quello che avevano fatto: noi abbiamo fatto, noi abbiamo fatto, noi abbiamo fatto...
Umberto non fa niente. Cathy non fa niente. Loro due non esistono. Esiste un sentimento, esiste una farfalla che vola e si posa dove c'è bisogno di lei. Il fiore ha bisogno della farfalla per i suoi frutti, la farfalla svolazza leggera.
Io che ho la fortuna di essere amico di Umberto non l'ho mai sentito vantarsi e nemmeno dire per "testimoniare" qualcosa che ha fatto. Nemmeno con le corse. Quando agli inizi della nostra conoscenza parlava dei suoi risultati lo faceva quasi per forza. Un amico che correva con noi gli diceva (a lui medico)..Umberto tu hai bisogno di un buon dottore...e ridevamo insieme.
Andrea Bartalesi